THE DEFINITIVE GUIDE TO ART 253 CPP

The Definitive Guide to art 253 cpp

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sui mobili e sui crediti: secondo le forme prescritte dal codice di procedura civile for every il pignoramento presso il debitore o querela denuncia presso il terzo;

Stante l’autonomia di natura e funzione sussistente tra i primi because of commi dell’art. 321 c.p.p., la motivazione del sequestro finalizzato alla confisca non deve certamente vertere sulla pericolosità connessa alla libera disponibilità del bene in termini di incentivo a delinquere, poiché, altrimenti, l’istituto di cui al secondo comma finirebbe for each essere, di fatto, privato di qualsiasi funzione propria, venendo assorbito nel sequestro impeditivo.

p. – l’avverbio “altresì”, il quale riveste la funzione di evidenziare, anche a livello sintattico, l’autonomia tra le thanks tipologie di sequestro preventivo; tale da legittimare un diverso apparato giustificativo, cui ancorare il relativo provvedimento sotto il profilo delle esigenze cautelari.

3. Come evidenziato dalle stesse Sezioni unite nella decisione in esame, in seno alla giurisprudenza di legittimità possono effettivamente rinvenirsi thanks indirizzi interpretativi divergenti.

Sul punto, è intervenuta una nuova sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite, che ha indicato il contenuto obbligatorio della motivazione del decreto di sequestro preventivo di beni ed ha chiarito quando deve essere più intensa for every evitare di sacrificare eccessivamente il diritto di proprietà.

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Il sequestro preventivo viene convertito in una delle altre because of fattispecie quando perde efficacia. La prima ipotesi in cui perde efficacia è quella prevista dal secondo comma dell’articolo 323 del codice di procedura penale. Con tale norma il legislatore ha stabilito che “Quando esistono più esemplari identici della cosa sequestrata e questa presenta interesse a fini di prova, il giudice, anche dopo la sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere impugnata dal pubblico ministero, ordina che sia mantenuto il sequestro di un solo esemplare e dispone la restituzione degli altri esemplari”

La procedura di applicazione del sequestro preventivo ai beni dell’imputato o dell’indagato inizia con la richiesta fatta dal pubblico ministero al giudice competente (il giudice del dibattimento penale se il processo è già iniziato, altrimenti il Gip, se il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari) che, se decide di accogliere l’istanza, dispone il sequestro con decreto motivato.

[1] In merito, la Relazione al progetto preliminare e al testo definitivo del codice di rito chiarisce che l’attuale formulazione dell’art. 321 c.p.p. «riflette il punto d’arrivo di una approfondita discussione che faceva perno sulla strumentalità necessaria tra sequestro e confisca.

In sede di riesame l’indagato/imputato può anche offrire idonea cauzione, cioè una somma di denaro che il tribunale potrà conservare a garanzia dell’adempimento alle proprie obbligazioni [four]. Se l’offerta è accettata, il giudice revoca il sequestro.

four. A risolvere il contrasto di vedute che si registra in seno alla giurisprudenza di legittimità, intervengono le Sezioni unite, prospettando una soluzione che – discostandosi da entrambi gli indirizzi appena richiamati – impone al giudice di indicare, nella motivazione del provvedimento di sequestro preventivo relativo a beni suscettibili di confisca, le ragioni della sussistenza non solo del fumus commissi delicti

Nel codice di procedura penale sono disciplinate tre diverse tipologie di sequestro: il sequestro conservativo, il sequestro preventivo e il sequestro probatorio.

Quando la custodia riguarda dati, informazioni o programmi informatici, il custode deve attivarsi per impedirne l’alterazione o l’accesso da parte di terzi, salva diversa disposizione dell’autorità giudiziaria.

Secondo un primo orientamento[two], più risalente nel tempo, la mera inclusione del bene da sequestrare tra le cose suscettibili di confisca esclude, in capo al giudice, l’onere di valutare e precisare in motivazione la pericolosità connessa alla libera disponibilità della res

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